Già diverse realtà hanno richiesto informazioni su come il wu shu per disabili sia ad oggi portato avanti, dunque mi trovo a delucidarvi su quale sia la realtà: attualmente sono solo io ad aver proposto progetti e iniziative a riguardo che coinvolgessero più realtà insieme; attualmente sto portando avanti un lavoro presso la PWKF e lo CSEN come già vi avrà anticipato il collega Maurizio Tronconi, questo implica l’urgenza di creare un settore che possa permettere ai professionisti che lo vogliono di prestare la propria opera affinché questo diventi una realtà fattiva con l’istituzione di una figura abilitata all’insegnamento di questa pratica che a mio parere ha tre valenze: ludica, educativa e sportiva\riabilitativa. Precisamente le realtà toscane che mi hanno richiesto una sistematizzazione di tutto questo sono:
CIP (Comitato italiano Paralimpico)
Unione Italiana Ciechi (attraverso il loro responsabile sportivo Showdown)
AIPD (Associazione Italiana Persone Down)
ASBI (Associazione Italiana Spina Bifida)
Le loro più frequenti domande sono state:
Dove vengono svolti i corsi?
Ci sono istruttori formati a fare questo?
Quanti sono?
Quale ente o federazione sta portando avanti tutto questo?
Quali sono i costi di tutto questo?
Dove posso portare mio figlio?
Quante volte alla settimana viene svolta questa attività?
A queste domande non posso più rispondere da solo, ho la necessità che gli enti interessati diano una forte risposta affinché anche i comuni si rendano conto che questa cosa è possibile farla e conseguentemente attivino all’interno dei loro spazi corsi pubblici e che incentivino le palestre e le scuole ad aprirsi a questa realtà.